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il tempo passa…

Mi sono resa conto oggi che l’ultimo post del mio blog risale al mese di settembre.

Il tempo è passato velocemente e così il susseguirsi delle stagioni: è passato l’autunno e ora sta finendo il gelido inverno che,qui in montagna, ha portato tanta candida neve e tanto freddo.

Sono state stagioni intense, ci sono stati alcuni cambiamenti importanti come il trasferimento della sede del mio ufficio; ora lavoro in un ufficio molto bello e moderno ma ogni mattina ,quando apro la porta, vengo assalita da una forte nostalgia per il vecchio ufficio.

Lì ho lavorato per 15 anni, lì ho passato  momenti sereni e momenti meno felici, lì ho conosciuto con il tempo persone molto simpatiche; vicini di pianerottolo con cui scambiare due parole e con cui bere un caffè di tanto in tanto…

Ogni cambiamento, anche se positivo, mi procura sempre un pò di tristezza…ma va bene…inizierò questa nuova stagione con il mio solito entusiasmo !

auguri papà

oggi sarebbe stato il compleanno di mio papà, avrebbe compiuto 83 anni però è da 15 anni che non c’è più…

Mi trovo spesso a pensare come sarebbe ora se lui ci fosse ancora, quando se n’è andato ero una giovane mamma con due bambini piccoli…ora sono una mamma matura con due ragazzi maturi.

Quando se n’è andato ho sentito tanto la mancanza fisica di mio papà: la sua presenzsa rassicurante, la sua forza, il suo appoggio morale; ora mi trovo a pensarlo tantissimo e sento la mancanza del suo sorriso ,della sua voce, della sua allegria e soprattutto credo che manchi ai miei figli la figura di quel nonno che tanto hanno amato e che è stato, per molti anni, il loro compagno di giochi.

E’ stato mio papà a costruire la prima altalena a mia figlia, ad insegnare a mio figlio ad andare in bicicletta senza le rotelle…è stato lui che per anni li ha viziati e coccolati…credo che oggi sarebbe orgogliosissimo della sua nipotina già laureata e del suo nipotino studente universitario…godrebbe della loro compagnia e loro godrebbero dell’affetto smisurato del nonno.

Se mi soffermo a pensare a queste cose e a tutti i momenti felici passati con mio papà mi intristisco però lui continua a vivere nella dolce malinconia dei miei ricordi perciò: BUON COMPLEANNO PAPA’. Ti voglio bene

Vacanze passate…

Sono appena rientrata da un periodo di vacanza trascorso nel piccolo paese della costa azzurra dove mi reco da quasi 20 anni.

A molte persone non piace passare le vacanze nello stesso luogo per molti anni, per me invece è una abitudine, un ritorno periodico a ricordi e sensazioni alle quali non potrei rinunciare.

I viaggi verso paesi e città sconosciuti sono affascinanti ma preferisco farli in periodi diversi dalle vacanze estive, la vacanza estiva per me è abitudine e sicurezza.

Del piccolo paese provenzale io conosco tutti gli angoli, tutte le sfumature…io ne riconosco i colori e i profumi tanto che, ad occhi chiusi, saprei perfettamente dove mi trovo.

A questo piccolo paese devo i molti ricordi di vacanze serene e spensierate con i miei figli ancora piccoli piccoli e poi adolescenti, devo ricordi di serate passate in terrazza a grigliare pesce mentre il sole tramonta e riveste tutto con una luce dorata…devo però a questo paese un ricordo legato ad una piccola vacanza fatta con mio papà un mese prima che se ne andasse.

Sovente quest’anno l’ho rivisto seduto sugli scogli con i pantaloni blu e la camicia azzurra con le maniche arrotolate sino al gomito, sapevamo bene tutti e due che sarebbe stata l’ultima estate insieme ma mi è rimasto comunque, di quelle giornate, un ricordo dolcissimo.

L’immagine della testata è la piazzetta del paese vecchio, a quella piazzetta sono molto affezionata perchè è lì che ho fotografato mio papà con i miei figli, allora piccoli, in una delle ultime foto.

Malinconia a parte, sono state le prime vacanze che mio marito ed io abbiamo passato senza i nostri figli che, pur essendo grandi e organizzandosi le vacanze con gli amici, non disdegnano il periodo con noi.

Quest’anno però l’una impegnata con il suo primo lavoro, l’altro con gli ultimi esami all’università, non sono stati con noi.

Le vacanze sono state comunque molto rilassanti e siamo stati davvero bene.

Ecco…questo post è terminato e, tra non molto, rimarrà anche lui un bellissimo ricordo di mezza estate!

Nei giorni scorsi, sentendo l’allegro vociare dei ragazzi che avevano finito l’anno scolastico, sono stata assalita dalla nostalgia…mi sono resa conto all’improvviso che tutto è passato in fretta, che, ormai da due anni, anche il mio figlio minore ha terminato la scuola superiore e che da ormai sette mesi si è laureata mia figlia e ha iniziato da poco la sua carriera lavorativa…il tempo corre implacabile e veloce e sembra assorbire tutto…anche i ricordi…i ricordi del primo giorno di scuola, del primo giorno di liceo, della maturità, della scelta dell’università…i figli crescono e assorbono molte energie ma poi basta poco: il suono di una campanella di scuola, l’allegria degli studenti l’ultimo giorno di scuola per riportare alla memoria tutto.

Sono ricordi dolci che rimarranno sempre impressi nella mente e nel cuore e che spero siano  il preludio di altri momenti belli e sereni che verranno.

il circo…

alcuni giorni fa nel mio paese è arrivato un circo.

Dalla finestra della mia cucina potevo vedere, in lontananza ,il grande tendone giallo, le carovane colorate e le luci alla sera…vedevo anche una piccola bimba bionda che giocava all’ombra di una grande pianta di caco in calde giornate d’estate quando, finita la scuola, si poteva giocare fino a tarda serata.

Vedevo quella bimba attraversare la strada e arrivare in un grande prato dove era montata la tenda di un piccolo circo…un circo un pò sgangherato, con i pagliacci dai costumi sbiaditi e i giocolieri che, a fine spettacolo, diventavano uomini di fatica.

Un piccolo circo che per alcuni giorni diventava una vera attrazione e i suoi artisti diventavano amici di quella bimba bionda e dei suoi amichetti e raccontavano, ai bimbi stupefatti, avventure di città che parevano lontanissime…

Rivedo le mamme di quei bimbi che portavano cesti di ciliegie, pesche e verdura a quei pagliacci e a quei giocolieri perchè l’incasso della giornata serviva soprattutto per dar da mangiare ai piccoli pony e alle caprette del circo…

Rivedo la piccola bimba bionda che fiera con il suo papà entrava in quel piccolo circo e le sembrava di vedere lo spettacolo più magico del mondo…

ecco…quella bimba ero io e il circo era un piccolissimo circo che in estate  veniva nel mio paese regalando a noi bambini tanti momenti di magia!

Il grande e moderno circo arrivato in questi giorni  mi ha permesso di ricordare quelle giornate magiche di inizio estate e, questa mattina, quando ho visto smontare l’allegro tendone giallo, la malinconia si è fatta sentire come allora.

circo

famiglia…

Ho molti cugini, paterni e materni, però i cugini a cui sono legata da un profondo affetto sono due : sono i figli del fratello di mio papà, sono i cugini con cui ho abitato nella stessa casa sin da quando eravamo piccoli…con loro, uno mio coetaneo e l’altro di qualche anno più giovane, ho condiviso la spensieratezza dei giochi da bambini, le corse nei prati e sugli sci, ho condiviso gli anni di scuola materna ed elementare; insieme abbiamo giocato e siamo diventati adulti.

Ci sono stati momenti in cui eravamo, a causa della scuola e del lavoro, lontani ma mai ci siamo persi di vista. Con il passare degli anni abbiamo vissuto insieme momenti dolorosi come la perdita prima di mio papà e poi di mio zio, ma anche momenti sereni come le nascite, i battesimi, le comunioni.

Quando sono  con loro è forte in me il senso della famiglia, dell’affetto ed è proprio in questo periodo un pò difficoltoso che scopriamo giorno per giorno quanto sia importante questo.

Abbiamo costruito una barricata attorno ai problemi e alle difficoltà che stanno preoccupando la nostra famiglia e nulla ci può intaccare.

Non sono le cattiverie e maldicenze che turbano il nostro equilibrio…noi andiamo avanti nel nostro cammino e ci ritroviamo quotidianamente uniti: un caffè veloce insieme, un sms, una telefonata…piccoli gesti che ci danno però una grande forza.

Credo che ormai siamo alla fine di questo periodo grigio e spero, fra non molto, di poter dire  ancora una volta :” siamo una famiglia e insieme nulla ci spaventa”!

E finalmente è arrivata anche la primavera!

ormai il freddo dell’inverno è solo un ricordo che posso ancora scorgere attraverso le cime innevate delle “mie” montagne!

Passeggiando con il mio cagnonescopro ogni giorno qualche nuovo segno di questa natura che si sta svegliando : i rovi di biancospino stanno fiorendo, l’enorme tiglio che incontriamo sul nostro cammino è pronto per la fioritura estiva e presto saremo inebriati dal profumo dei suoi fiori.

Il ruscelletto in mezzo al bosco ha ripreso il suo cammino e il cagnone adora sdraiarsi sull’erba fresca a bere l’acqua fresca  e pulita che arriva dalla montagna.

Tutti segnali di un risveglio che è arrivato tardi, dopo il lungo inverno, ma è esploso in tutta la sua bellezza.

Sono felice di godere di queste piccole cose…non è un periodo particolarmente sereno per la mia famiglia…nulla di grave certo…solo molti attacchi personali, gratuiti e cattivi. Non importa…certo è che, in questo periodo, mi mancano moltissimo due persone che avrebbero saputo con la loro esperienza e la loro serenità dare molta calma e tranquillità a tutta la famiglia : mio papà e mio zio…

L’uno, con la sua grande esperienza e l’altro con la sua pacatezza, saprebbero consigliarci e sostenerci!

Sapremo comunque far tesoro dei loro insegnamenti e andremo avanti con lealtà e fierezza come ci hanno insegnato!

Ieri è mancato il papà di un mio vecchio compagno di scuola, un compagno con cui non ci siamo mai persi di vista e con il quale ultimamente, per via del mio lavoro accanto al papà ammalato, ci siamo frequentati più assiduamente.

Ai tempi delle scuole elementari eravamo molto amici lui, mio cugino ed io e, nel corso degli anni i nostri papà se ne sono andati…prima il mio, poi quello di mio cugino ( mio carissimo zio ) e infine, ieri, il papà di M. che  stringendomi in un forte abbraccio mi ha sussurrato in un orecchio ” quando perdiamo i nostri papà…ritorniamo bambini”.

E’ vero, in questi momenti di dolore chissà perchè tornano alla mente i momenti  passati, i ricordi di bambini che correvano  a giocare nel prato accanto alla scuola appena suonata la campanella, di bambini che il giovedì mangiavano gli gnocchi insieme, di bambini che ridevano per una schiocchezza  e che avevano l’animo sereno.

Ricordi dolci che aiutano a superare momenti di grande dolore…

ciao papà

ciao papà, oggi è la tua festa e ti regalo un mazzolino di genzianelle, i tuoi fiori preferiti…i fiori delle nostre montagne che tu tanto amavi!

passata la Fiera la città si è rilassata!

passato l’allegro vociare nelle vie, la folla di gente, l’odore di legno, i volti degli scultori, il profumo delle spezie del vin brulè e della polenta fumante…!

La città per due giorni è stata magica…per due giorni tutti ci dimentichiamo della frenesia e della modernità e ci immergiamo in un’atmosfera di altri tempi : questa è la Fiera di S.Orso che ci fa magicamente respirare sensazioni e sapori di tempi passati. Forse è questo il segreto della tradizione, forse è per questo che noi amiamo tanto questa manifestazione…