Sono due giorni che sono a casa perchè influenzata, erano moltissimi anni che non mi ammalavo…certo che quando si spezza la normale routine quotidiana si ha molto tempo per riflettere.Mi hanno avvisata che la mia amica Marisa è stata dimessa dall’ospedale ieri. Mi dispiace molto di non essere potuta andare a casa a trovarla ma, vista la mia influenza, era meglio non portare altri virus al suo sistema immunitario già carente.
Purtroppo ho saputo che domani verrà ricoverata in hospice perchè in casa non riescono a far fronte a tutte le necessità.
Mi dispiace perchè io sono convinta che una persona debba poter morire nella sua casa ma capisco che non tutti riescono a far fronte alle difficoltà. Dopo tutto il famigliare leader in quella famiglia è proprio Marisa quindi è giusto che decida lei dove passare l’ultimo periodo della sua vita.
Non è facile rapportarsi con una persona alla fine della vita però, nel corso degli anni di lavoro, ho visto famiglie apparentemente fragili tirare fuori una grinta incredibile e accompagnare il proprio congiunto fino alla fine con un affetto, una dedizione, un amore commovente. Non tutti ci riescono …mi viene in mente una frase di un filosofo psichiatra tedesco, Jaspers, che diceva :” La più grande comprensione che si può avere della morte consiste nel capire che essa non si può comprendere…”forse è così, forse non tutti riescono ad accettare la morte come parte integrante della vita e allora la fuggono, pensano che allontanandosi si risolvano i problemi.
Spero solo che Marisa trovi la giusta pace e la giusta serenità per affrontare questo importante momento.
Spero di poterla andare a trovare nei prossimi giorni
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